Vandalizzata a San Sebastiano al Vesuvio la stele per Paolino Avella, giovane vittima della criminalità.

 Borrelli: “Il ricordo delle vittime viene oltraggiato mentre si osannano i criminali e i boss. Vergognoso. Bisogna ristabilire il giusto ordine delle cose.”

A San Sebastiano al Vesuvio è stata nuovamente vandalizzata la stele per Paolino Avella, giovane vittima innocente della criminalità. Nel 2003 il non ancora 18enne Paolino fu inseguito e speronato da due rapinatori a bordo di una moto. Il giovane perse il controllo del proprio motorino andando a sbattere contro un albero perdendo così la vita

 L’oleandro che cresceva accanto alla stele è stato completamente tagliato. Per la seconda volta. La denuncia è di Luciana Esposito, giornalista anti camorra direttore del quotidiano online Napolitan:  “A qualcuno continua a dare fastidio che quella stele sia un presidio di memoria ed impegno, affinché il ricordo di Paolino resti vivo e la sua storia non venga dimenticata.”.

“Nella società odierna i criminali, i boss i rapinatori vengono sempre più osannati ed innalzati a ‘santi’, mente gli eroi e le vittime della criminalità vengono dimenticati e spesso il loro ricordo viene anche infangato. È tempo che si ristabilisca il giusto ordine delle cose, per farlo non può mancare l’intervento, che deve essere fermo e deciso, delle istituzioni. Noi siamo e sempre saremo alla parte delle vittime.”- ha commentato il Consigliere Regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli.

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