Terrore e pallottole a Piazza Bellini: sparatoria tra la folla tra bande criminali in lotta per la conquista delle piazze di spaccio.

Borrelli: “Si spara ancora nonostante la morte di un innocente, Gio Giò. È tempo di resoconti, di interventi, di cambiare destino a questa città.”

C’è una Napoli che si ribella alla violenza e alle morti ingiuste degli innocenti, da una parte. Dall’altra, cresce la sete di sangue, quello che lastrica di rosso le strade della città.

È la Napoli di Bellavista, inteso come Luciano De Crescenzo, contro Gomorra. La cultura, che trasuda da ogni poro delle pietre di tufo su cui si regge la città della sirena Partenope, che si scontra contro i disvalori del regno della sopraffazione. La leggerezza dell’amore contro la pesantezza del piombo e dell’odio.

Sono i contrasti che hanno squarciato i vicoli di Napoli l’indomani dell’omicidio di Giovanbattista Cutolo. Da una parte, quella più folta e compatta- chi si è schierato al fianco della giustizia e della famiglia di Gio Giò; dall’altra- quella più numerosa ma assai più rumorosa- chi ha dato sostegno all’assassino.

Contrasti che continuano a spaccare la città e a far crepare quel poco che era rimasto della fiducia del popolo verso i concetti di legalità e sicurezza. Dopo la morte del musicista napoletano nulla, proprio nulla, è cambiato, qui si spara ancora. Senza motivo. Senza rispetto per la vita umana.

Un nuovo episodio inquietante è avvenuto stanotte a Piazza Bellini a quanto hanno segnalato diversi testimoni al deputato dell’alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli. Alcuni soggetti, in modo indisturbato, avrebbero fatto fuoco a Piazza Bellini rischiando di colpire degli innocenti.

Verso le 2 di notte è sarebbero giunti in sella a veicoli a due ruote delle persone con in mano delle pistole di puntate ad altezza d’uomo. La folla presa dal panico è fuggita da ogni parte.

“Da quello che è ci è stato riferito sembra essere in atto una sorta di faida tra gruppi camorristici, una sfida per il controllo delle piazze di spaccio.  Delle persone sarebbero giunte in piazza armate e avrebbe sparato dei colpi in aria scatenando il panico.

C’erano i militari in piazza ma non risultano interventi. Ho chiesto di avere contezza di questo episodio che sarebbe di una gravità inaudita. Inoltre chiediamo che sia identificato e arrestato il soggetto protagonista dell’episodio.

È tempo di resoconti, di giudizi. La città non è più vivibile. Si rischia di morire ammazzati senza alcun motivo. E’ tempo di interventi decisi.” – le parole di Borrelli.

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