Borrelli: “Paese allo sfascio per colpa di gente sanguinaria e senza scrupoli come lui. Se lo santificano, bisogna assolutamente intervenire.”
Dopo le polemiche sui manifesti funebri per Raffaele Cutolo, dove il defunto boss e fondatore della NCO veniva definito “un’anima benedetta”, è intervenuta la vedova de ‘o professore, Immacolata Iacone, intervistata da il Corriere del Mezzogiorno.
La Iacone ha raccontato come la decisione di realizzare quei manifesti per l’anniversario della morte del marito sia stata presa per la spinta di una parente prima e della figlia poi. “La dicitura ‘anima benedetta’ è un prestampato” – ha precisato la donna.
Intanto ad Ottaviano, dove il boss è nato e cresciuto, il giornalista ed inviato de “Le Iene” Ismaele La Vardera, che stava svolgendo un servizio televisivo per commentare i manifesti celebrativi, ne aveva fatto stampare degli altri, dove è stato precisato che Cutolo non era un’anima benedetta. Alcuni di questi nuovi manifesti sono stati strappati dai cittadini.
“Raffaele Cutolo non è un’anima benedetta. È stato un camorrista fondatore della nuova camorra organizzata. È responsabile tra l’altro degli omicidi di Mario Viscito, Marcello Torre, Giuseppe Salvia. Si definiva ‘un Robin Hood’, in realtà è stato un sanguinario criminale. La stessa moglie del boss, Immacolata, ha detto di non seguire la sua strada. Ha passato tutta la sua vita dietro le sbarre. Uomo senza onore e dignità non ha mai chiesto scusa per i suoi delitti e non si è mai pentito. E’ morto all’età di 79 anni nel carcere di Parma portandosi dentro la tomba misteri su tanti omicidi non ancora risolti.”- si legge sui manifesti de La Iena.
“La Iacone dice di smetterla con le polemiche anche dopo la morte di suo marito, Raffaele Cutolo. Se si continua a rendergli omaggio, santificarlo, ad elevarlo ad un eroe, allora c’è bisogno di intervenire. Il fatto che i nuovi manifesti contro Cutolo siano stati strappati evidenzia come ci sia ancora una sorta di riverenza, di rispetto, di sostegno e anche di timore a quel modello criminale.
Non soltanto non era un’anima benedetta ma è stato uno dei criminali più sanguinari della storia italiana, le cui guerre di camorra hanno coinvolto tante persone innocenti, anche donne e bambini. I traffici, le manovre e le losche manovre della sua organizzazione hanno lasciato lunghe e profonde ferite in tutto il Paese, ferite che ancora faticano a cicatrizzarsi ed ancora sanguinano. Se oggi siamo messi così come siamo, allora i ‘meriti’ vanno anche a Cutolo e alla gente come lui.” –ha dichiarato il Consigliere Regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli.
