Spacciatore ucciso a Casoria. Aveva sfidato il clan Moccia. Stese a Frattamaggiore e Frattaminore

Europa Verde: “Le guerre tra clan stanno martoriando il territorio e seminando il terrore. Il Prefetto deve intervenire e la popolazione deve schierarsi dalla parte dello Stato.”

Nella serata del 2 marzo a Casoria è stato ucciso Vincenzo Cerqua, 35enne con precedenti per spaccio. I killer lo hanno freddato a bordo della sua auto in Via Gaetano Pelella, una traversa di Via Pietro Nenni, nella periferia nord di Casoria a poche decine di metri dagli svincoli dell’asse di supporto Frattamaggiore–Rotonda di Arzano.

Gli inquirenti stanno indagando nell’ambito della droga ma anche in quelli della mala afragolese. Lo scorso giugno, infatti, due soggetti ritenuti legati ai Moccia, finirono in manette per estorsione. Chiedevano il pizzo ai gestori delle piazze di spaccio sul territorio. Chi non pagava, veniva pestato. Cerqua, detto “Enzuccio ‘a Somalia”, fu una delle vittime di quei pestaggi. Gli aggressori furono individuati e catturati dalle forze dell’ordine grazie ad un video girato dalla moglie di Cerqua. La morte di quest’ultimo, quindi, potrebbe essere legata ad un motivo di vendetta.

Nella stessa serata i carabinieri, sono dovuti intervenire a Frattaminore, teatro dello scontro a colpi di bombe tra la cosca dei Cristiano–Mormile e il clan 167 di Arzano, dove otto persone a bordo di quattro moto di grossa cilindrata avevano esploso decine di colpi in Piazza Crispi, dove abitano i Cristiano Mormile. Poco dopo è arrivata la risposta a mano armata a Frattamaggiore, dove da un’auto di grossa cilindrata sono stati esplosi diversi colpi nel quartiere di Via Rossini, dove abitano alcuni affiliati al clan 167.

“I territori di Napoli Nord vanno tolti dalle mani dei clan che stanno seminando sangue e terrore nelle strade. Il Prefetto deve intervenire studiando e mettendo in atto un piano strategico per riportare sicurezza e legalità in queste aree e castrare i clan che ne controllano la vita economica, sociale e politica. È altrettanto importante che la popolazione abbia il coraggio di dire di no alla camorra, di schierarsi dalla parte dello Stato. Solo estirpando una certa mentalità si potrà davvero mettere fine al fenomeno camorristico. ”-hanno dichiarato il Consigliere Regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli ed il co-portavoce provinciale del Sole che ride Agostino Galiero.

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