Ritrovato il corpo di Antonio Natale a Caivano, ora gli spacciatori sperano che cali l’attenzione mediatica sul Parco Verde?

Borrelli: “Non bisogna permetterlo, anche se fossero stati loro a far ritrovare il cadavere, questa deve essere l’occasione buona per fare piazza pulita. Per Antonio e tutte le giovani vite rubate dalla camorra.”

Nella serata del 18 ottobre è stato ritrovato il corpo di Antonio Natale, il 22enne scomparso dal Parco Verde di Caivano circa due settimane fa.

La madre di Antonio, la signora Anna, aveva denunciato, anche attraverso il Consigliere Regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli che ha offerto sostegno alla famiglia Natale e seguito la vicenda sin dal principio, come la scomparsa di suo figlio avrebbe potuto essere legata a questioni di spaccio dato che Antonio aveva cominciato frequentare alcuni soggetti legati al traffico e alla vendita di stupefacenti cambiando anche stile di vita.

Anna in lacrime aveva sfidato la camorra: “Ridatemi Antonio vivo o morto, faccio tutti i nomi che conosco”.

“Che Antonio fosse stato ucciso era più di un sospetto, ora la priorità è trovare gli assassini. Non vorremmo però che a far trovare il cadavere del ragazzo siano statti gli stessi gestori delle piazze di spaccio per far calare l’attenzione sul Parco Verde e placare la sete di giustizia e legalità dei residenti che hanno marciato per Antonio. Il ritrovamento del corpo non deve mettere fine all’odio verso la camorra e le piazze di spaccio ma anzi deve fomentarlo in maniera costruttiva, questo è il momento buono per fare piazza pulita a Caivano così come in tutti quei rioni massacrati dalla criminalità organizzata. Va fatto in memoria di Antonio e di tutte quelle giovani vite ‘rubate’ dalla camorra.”- sono state le parole di Borrelli.

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