Borrelli: “Sono le famiglie colpevoli della loro educazione criminale ed incivile. Intervengano i servizi sociali.”
Ragazzini che sfidano, magari in sella a scooter, il tempo in una gara di velocità per sembrare più grandi. Ragazzini, per non dire bambini, che infrangono leggi e regole per mostrarsi forti e ribelli. Che sfidano la sorte mettendo a rischio la lor vita per sembrare onnipotenti. È una realtà ben conosciuta nella società odierna, soprattutto a Napoli dove capita che i bambini possano anche sostituirsi ai clan dei “vecchi”.
Non è raro, ad esempio, imbattersi nei vicoli dei Quartieri Spagnoli in orde di scooter guidati da ragazzini, che da seduti neanche riescono a poggiare i piedi a terra. Ragazzini, per meglio dire bambini, che seminano panico e caos sfrecciando in due, in tre o anche in quattro su un unico motorino, e senza casco.
In uno scatto, riproposto dal profilo “Welcome to Favelas”, e che molti utenti hanno segnalato al Consigliere Regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli, si vedono, appunto, due scooter. Uno con a bordo due ragazzini, l’altro con 3 bambine. Tutti senza casco. Non sembra neanche un caso che la scena sia stata ripresa al Largo Maradona, proprio lì dove folklore e passione si fondono e confondono con l’anarchia e il caos. Li dove i luoghi comuni diventano luoghi reali.
“Il più grande torto di questi ragazzini è evidentemente quello di far parte di famiglie dove l’educazione impartita si basa sulla mentalità sub-criminale, sull’inciviltà e l’arroganza. I bambini sono come l’argilla, li si può plasmare come si vuole. Se la ‘forma’ che certi hanno assunto è quella come si vede in queste immagini, questo dipende appunto dai loro genitori, incapaci di educare e controllare i figli e, anzi, orgogliosi di certi atteggiamenti dato che spesso vengono riproposti sui social, proprio da loro, le gesta dei bambini, spericolate, pericolose e fuorilegge. Qui i servizi sociali devono intervenire per dare a questi ragazzini migliori opportunità di crescita e di vita.”- è il commento di Borrelli.
