Il deputato dell’alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli, in merito alla vicenda di Melito che ha portato all’arresto di 18 persone, tra il cui il primo cittadino Luciano Mottola, gravemente indiziate, a vario titolo, di scambio elettorale politico mafioso, è intervenuto così in Parlamento:
video: https://www.facebook.com/francescoemilio.borrelli/videos/186380360871895
“Il cartello di benvenuto a Melito riporta la dicitura ‘città nemica della camorra’ ma certe cose non basta scriverle, andrebbero realizzate con i fatti. Il nostro territorio è quello che ha il più alto numero di comuni sciolti per infiltrazioni camorristiche e questo la dice lunga sui rapporti tra clan ed esponenti politici che si sono consolidati sempre più nei decenni. Per recidere tali legami, per allentare la pressione della camorra sul controllo delle città, non può più bastare lo scioglimento dei consigli comunali ma occorre andare a colpire i dirigenti e dipendenti delle amministrazioni collusi e corrotti. Questa dovrebbe diventare una legge che io ho già depositato da inizio legislatura ma che è incardinata da mesi.

Il paradosso, che racconta di un territorio sempre più abbandonato dallo Stato e dato in pasto al malaffare, è che mentre i comuni vengono sciolti per infiltrazioni camorristiche, si smantellano le caserme dei carabinieri, l’ultima a Volla. Un presidio in meno di legalità in un territorio martoriato dalla criminalità.”

Proposta di legge: https://www.camera.it/leg19/29?tipoAttivita=attivita&tipoVisAtt=&tipoPersona=&shadow_deputato=308857&idLegislatura=19