Pnrr, Napoli.  Immobili confiscati ai clan per supportare le donne vittime di violenza. C‘è anche l’appartamento di Pupetta Maresca.

Borrelli: ”Un passo importante verso la delegittimazione dei boss e la tutela delle vittime. C’è ancora molto lavoro da fare.”

Nell’ambito dei progetti del Pnrr, a Napoli sei immobili sottratti ai clan di camorra verranno usati per creare una rete di case accoglienza per le donne vittime di violenza. Ospiteranno servizi diversificati, dall’accoglienza all’alloggio temporaneo, al supporto psicologico, sanitario, giuridico e amministrativo, fino all’inserimento in percorsi lavorativi o di autoimprenditoria.

Come racconta Fanpage, tra i beni sequestrati c’è anche la casa di Pupetta Maresca, la donna boss, deceduta nel dicembre 2021. Si tratta di un appartamento di 165 metri quadrati in via Tiberio, a Fuorigrotta, per un valore di 270.007,30 euro.

“È un progetto molto importante sia dal punto di vista operativo che simbolico. Togliere alla camorra, che per decenni ha dissanguato la nostra terra, per restituire qualcosa alla comunità, a chi ha subito abusi e soprusi, alle vittime, rappresenta un passo importante verso il recupero della legalità e la destituzione dei clan dal loro potere. C’è ancora tanto lavoro, però, da fare sia in termini legislativi e giudiziari che in termini di mentalità in un territorio dove sono molto profonde le radici della cultura criminale. Basti vedere la disparità di ‘trattamento’ per boss, camorristi, criminali, osannati e celebrati, e le vittime, quasi sempre dimenticate.”- è così intervenuto Francesco Emilio Borrelli ,deputato dell’alleanza Verdi-Sinistra.

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