Perseguitata, minacciata e picchiata dal suo ex marito. “Nonostante continui a denunciare, la magistratura sta a guardare. Bisogna fermarlo prima che faccia del male anche a nostra figlia.”- l’appello di una donna  del vomero. 

Borrelli: “ I magistrati intervengano subito. La donna va tutelata con delle riforme e misure preventive più efficaci.

Nonostante lo abbia più volte denunciato, una donna continua ad essere vittima di minacce e di violenze da parte del suo ex marito, un pregiudicato già arrestato nel 2018.

La donna, originaria del quartiere Vomero di Napoli, si è rivolta al Consigliere Regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli per raccontare la sua storia:

“Nonostante le numerose denunce, la magistratura non prende provvedimenti ed il mio ex marito è libero di continuare a venire sotto casa a minacciarmi e a picchiarmi. Sono stata seguita al Cardarelli per il centro antiviolenza Dafne ma con zero risultati per la tutela e sicurezza mia e di mia figlia.

Lui fu già arrestato nel 2018 ed aveva la fedina penale sporca per vari reati di cui io ero all’ oscuro. Senza contare che oltre a non dare nessun sostegno economico a me e nostra figlia, si intasca anche gli assegni familiari che dovrebbero spettare a me.  Mi rivolgo a lei per avere un aiuto concreto che finora non ho avuto. Soprattutto per salvaguardia di mia figlia che è in pericolo da questo “padre “violento, delinquente che ci sta perseguitando…”.

“Assurdo che si decida di intervenire solo e sempre quando ormai è troppo tardi. Per combattere la violenza sulle donne ed i femminicidi serve una riforma culturale ma anche la legge deve fare la sua parte, e deve farla bene. Serve anzitutto che le misure preventive vengano applicate sempre in certi casi e che siano più stringenti ed occorre che si verifichi costantemente che le restituzioni vengano rispettate.

Lanciamo un appello alla magistratura: intervenite. Restituite la serenità a questa donna e sua figlia. Fate qualcosa di concreto per la tutela di tutte le donne.”- le parole di Borrelli.

Condividi:

Facebook
Twitter
Pinterest
LinkedIn