Patto tra Prefetture ed ospedali per fermare le aggressioni contro il personale medico: ecco il giro di vite del Viminale.

Borrelli: “Lo chiedevamo da anni. Soddisfatti se ora si farà davvero. C’è bisogno anche che i violenti vengano arrestati e condannati.”

È pronto un giro di vite del Viminale sull’emergenza aggressioni nelle strutture sanitarie. Verrà stretto un patto tra le Aziende sanitarie e le Prefetture per arrivare in tempi «certi e rapidi» a protocolli operativi che consentano alle forze di polizia di intervenire rapidamente negli ospedali in caso di aggressioni nei confronti dei medici.

Il Ministro dell’Interno ha deciso di intervenire in questo modo dopo l’episodio, l’ennesimo su tale questione, dell’aggressione subita dalla 28enne specializzanda Adelaide Andriani di turno alla guardia medica di Udine. La 28enne è stata aggredita assieme alla collega Giada Aveni dall’accompagnatore di un paziente, che ha tentato di strangolarla.

“Da anni chiediamo questo tipo di misure ma ci hanno sempre detto che non si poteva fare.  Se finalmente si avranno gli uomini delle forze dell’ordine o dell’esercito nei pronto soccorso anche per procedere subito all’arresto dei delinquenti e dei violenti saremo assolutamente favorevoli. Servono pene rapide e certe visto che coloro che commettono aggressioni a danno del personale sanitario o che sfasciano gli ospedali la fanno quasi sempre franca.” – queste le parole del deputato dell’alleanza Verdi- Sinistra Francesco Emilio Borrelli.

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