Opel fa tappa a Napoli e pubblicizza il murale del baby rapinatore Ugo Russo.

Borrelli: “In tanti ci hanno scritto: Napoli non può essere rappresentata da opere raffiguranti delinquenti, rapinatori e camorristi. Ecco i risultati dell’apologia del sistema criminale. Invece di modelli positivi vengono esportati quelli sbagliati”.

La nota azienda automobilistica tedesca Opel sta portando avanti uno Street-Art tour dal nome “Opel you mind”.

Come seconda tappa del tour è stata scelta Napoli con i sui Quartieri Spagnoli. Qui una delle opere protagoniste è il murale dedicato al baby- rapinatore Ugo Russo, rimasto ucciso nel tentavo di compiere l’ennesimo colpo, realizzato dalla street-artist italo-spagnola Leticia Mandragora.

L’accoppiamento Opel- Russo non è passato inosservato a molti cittadini napoletani che hanno segnalato la questione al Consigliere Regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli che da tempo si batte per combattere anche la simbologia del crimine che ha invaso la città di scritte, murales e altarini dedicati a delinquenti di ogni tipo.

“I murales raffiguranti rapinatori, delinquenti e camorristi non possono rappresentare Napoli e la sua arte e un’azienda come Opel ne dovrebbe tenere conto. È gravissimo che un’azienda mondiale utilizzi i simboli della delinquenza per farsi pubblicità. Non capiamo neanche come un’artista come la Mandragora abbia potuto concedersi per realizzare quel murale che tra l’altro risulterebbe essere stato realizzato senza permessi e le autorizzazioni dovute e quindi dovrebbe essere rimosso.”- dichiara Borrelli -“È vero che un artista ha il compito di suscitare emozioni, anche contrastanti, di creare delle discussioni e di dar voce al popolo ma non bisogna farsi ingannare dai racconti distorti della realtà. Per noi il popolo, quello vero, è quello che nonostante le mille difficoltà continua ad andare avanti nella legalità ed in nome della giustizia e non certo coloro che vivono nella criminalità ed educano i propri figli a vivere di illeciti ed espedienti. Per noi la pubblicità dovrebbero riceverla le vittime e gli eroi non i delinquenti. Ecco i risultati dell’apologia del sistema criminale. Invece di modelli positivi vengono esportati quelli sbagliati.“

video: https://www.facebook.com/francescoemilio.borrelli/videos/440185911205955

https://www.facebook.com/francescoemilio.borrelli/videos/1008109176571278

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