Sono stati arrestati i due assassini di Antonio Morione, il titolare di una pescheria di Boscoreale ucciso il 23 dicembre 2021 al culmine di un tentativo di rapina.
Angelo Palumbo, 34 anni, è uno dei due arrestati dai Carabinieri, mentre era in vacanza a Gallipoli, in seguito alle indagini che in un anno e mezzo hanno raccolto elementi ritenuti inequivocabili sulla loro partecipazione alla banda che la sera prima della vigilia di Natale del 2021 prima mise a segno una rapina ai danni della pescheria gestita dal fratello di Antonio Morione, Giovanni, per prendere poi di mira l’attività del quarantunenne, ammazzato con un colpo di pistola per avere reagito al raid e avere tagliato con un coltello una gomma dell’auto dei malviventi.
L’altro soggetto raggiunto dall’ordinanza è Luigi Di Napoli, 43 anni, figlio illegittimo del boss Giovanni Vangone, che era già in carcere, nella casa circondariale di Secondigliano, perché condannato in primo grado a tredici anni di reclusione per avere organizzato l’omicidio di un avvocato penalista, sfuggito due volte ai sicari (nell’ultima
Nelle indagini sulla morte di Antonio Morione ci sono anche due indagati, uno dei quali ritenuto il materiale esecutore del delitto del commerciante: per loro la Procura aveva chiesto analogo provvedimento, ovvero l’arresto in carcere, ma il giudice per le indagini preliminari ha ritenuto che non sussistessero le condizioni per emettere tale ordinanza.
“Ci auguriamo che presto le indagini volgano al termine e che tutti i colpevoli di quel brutale assassinio siano consegnati alla giustizia. Giustizia appunto, per essere tale non si può che parlare di fine pena mai in questo caso. Il nostro sistema giudiziario deve subire delle sostanziali modifiche, chi uccide deve finire il resto dei suoi giorni in galera ma purtroppo ad oggi, il più delle volte, ancora non è così.”- ha dichiarato il deputato dell’alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli.