Non è una città per disabili.

La denuncia di una donna invalida: “A Napoli odissee quotidiane e slalom tra le auto in sosta sui marciapiedi e i tavoli dei ristoranti. Un diplomatico parcheggia sul posto disabili e dice che continuerà farlo.”

Borrelli e Simioli: “Serve unità di intenti tra cittadinanza ed amministrazione altrimenti non si arriverà mai ad un vero cambiamento.”

Napoli non è una città per diversamente abili. Quando la città si trasforma sempre più in una giungla d’asfalto dove vale la legge del più forte, i prepotenti hanno la meglio e non c’è spazio per i diritti dei più deboli.

Quella del parcheggio selvaggio è sempre stata una piaga mai debellata, e sempre sottovalutata, che affligge le strade napoletane e di provincia ma quando tale fenomeno ostacola i diritti dei diversamente abili allora sarebbe il caso di lanciare l’allarme.

Ed è quello che ha fatto una donna invalida che si è rivolta al Consigliere Regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli per denunciare le sue odissee quotidiane in una città che chiude gli spazi a chi ha problemi di mobilità:

“Ogni giorno mi imbatto in auto parcheggiate, senza averne diritto e senza contrassegno, sugli stalli per disabili, sugli scivoli, sui marciapiedi, sulle fermate del bus.  Per muovermi in città devo continuamente zigzagare tra auto che non lasciano spazio ai pedoni, rifiuti, escrementi di cani e tavolini e sedie di bar e ristoranti che ormai, anche in maniera autorizzata, hanno occupato intere strade. Sembrerebbe un problema che colpisce la periferia, invece si parla proprio del centro storico che dovrebbe, almeno in teoria, dare più garanzie ed avere più controlli. Invece sono proprio questi ultimi che latitano, spesso gli incivili sostano in un modo scriteriato sotto gli occhi, distratti, della Polizia Municipale senza che essa intervenga. Ho fatto decine e decine di segnalazioni, tutte inutili.

Quello che poi mi è capitato a Piazza Bovio ha dell’incredibile. Aspettavo che mi venissero a prendere dopo aver fatto le terapie e mi sono imbattuta in auto parcheggiata in uno salto per disabili. Aveva esposto il contrassegno da diplomatico. Lo ho aspettato e quando lo ho ammonito, lui mi ha risposto: ‘La città offre questi spazi qui ed io me li prendo, poi io avevo l’esigenza di prendere un caffè. Il posto disabili se lo faccia assegnare, finché lo trovo libero io lo occupo’.

Mi sono cadute le braccia. È tempo di farsi sentire, ma sul serio.”.

“Noi ci battiamo da anni contro la sosta selvaggia e la tutela dei diritti dei diversamente abili. Però siamo ancora in pochi, troppo pochi. Se tutti denunciassero e non voltassero la testa dell’altra parte allora anche le Autorità sarebbero costrette ad essere meno indulgenti. Serve unità di intenti tra cittadinanza ed amministrazione altrimenti non si arriverà mai ad un vero cambiamento.

Per la situazione dei tavolini selvaggi chiediamo da tempo una maggiore regolamentazione. Disciplinare le attività ristorative all’aperto vorrebbe dire dare più spazio a tutti, ridurre i contrasti tra i competitor, lasciare la strada anche a pedoni e disabili e dare un segnale al turismo, che dovrebbe essere più controllato e meno improvvisato.” –ha dichiarato Borrelli assieme al conduttore radiofonico de La Radiazza Gianni Simioli.

video: https://www.facebook.com/francescoemilio.borrelli/videos/342145981428711

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