Borrelli: “Chi ha sparato è tornato in libertà dopo aver ucciso suo suocero. Le pene sono sempre troppo leggere, ora chiediamo giustizia e condanne esemplari”
Non è più in pericolo di vita Castrese D’Alterio, uno dei 4 giovani colpiti nell’agguato scattato la notte tra sabato e domenica scorsi davanti a un bar di Qualiano . Michele Di Palma, l’altro ferito grave, è invece in coma farmacologico e rischia ancora la vita.
Stanno invece meglio Ibernando Falco (che è stato dimesso dopo essere stato medicato) e Nicola Di Palma (rimasto in osservazione dopo essere stato operato). A sparare è stato Marco Bevilacqua, il 37enne preso dai carabinieri poche ore dopo l’agguato, ora in attesa dell’udienza di convalida: è accusato di tentato omicidio plurimo.
“La persona che nella serata di sabato ha rubato una pistola e sparato su un gruppo di giovani, fu arrestata nel 2006, quando aveva 20 anni, per l’omicidio del suocero. Ora si è reso protagonista di un altro gravissimo fatto di sangue. È quello che gridiamo a gran voce da anni: pene troppo leggere anche per crimini violenti e gli assassini. Questo soggetto, dopo aver scontato qualche anno in carcere, è tornato in libertà, a delinquere e a mettere a rischio la vita di altre persone. Ci vuole il pugno duro, le pene ora siano severissime, in questo caso e in generale per questa tipologia di reati. Per il bene dei cittadini, della nostra terra e per il concetto di giustizia e legalità.” -ha dichiarato Il Consigliere Regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli.