Borrelli: “Abbiamo cominciato a denunciare in tempi non sospetti. La legalità viene minacciata e gli ‘influencer’ della mala Napoli stanno raggiungendo lo scopo: mitizzazione dei boss ed emulazione sono già in atto da tempo. Ora si deve intervenire.”
Grazie soprattutto a Tik Tok, ma anche altre piattaforme social, è sempre maggiore il successo di cosiddetti ‘influencer’ della mala Napoli che attraverso ila condivisione dei propri contenuti celebrano la criminalità ed attaccano e deridono le istituzioni.
Del fenomeno se ne è occupato anche Il Mattino che racconta come centinaia di persone quotidianamente si collegano e commentano per visualizzare questi video facendo in modo che per qualcuno, quella che era una semplice tendenza del momento, si trasformasse nell’opportunità di diventare una celebrità del web. Notorietà che porta a intascare anche diverse migliaia di euro.
“È un fenomeno che racconta di una pericolosa deriva sociale culturale che noi abbiamo cominciato a denunciare in tempi non sospetti richiedendo da parte delle forze dell’ordine e della magistratura la massima attenzione. Che si tratti di video che celebrano la ‘forza’ di un clan, come nel caso della festa per i 18 anni di Espsito jr, figlio del ras di Bagnoli, o di immagini atte a santificare le immagini di boss(si pensi al caso della cappella di Sibillo che poi è stata rimossa, anche grazie alle nostre denunce), oppure di filmati per deridere le forze dell’ordine, è qualcosa di molto grave e pericoloso che minaccia i valori di legalità già precari nel nostro di territorio. Proprio per questo abbiamo istituito l’Osservatorio su Tik Tok, uno strumento per segnalare ed analizzare contenuti ad alto rischio. Siamo ben consapevoli che non tutti i protagonisti di quei video discutibili sono boss, camorristi o criminali ma anche il fatto che si ’giochi’ a fare il delinquente, il criminale, è molto pericoloso perché vuol dire che il fenomeno dell’emulazione e della mitizzazione sono già in atto da tempo. Noi continueremo quindi a denunciare e chiedere attenzione ma ora le istituzioni devono intervenire.”- ha spiegato Il Consigliere Regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli.