La camorra c’è(ancora) e lo Stato risponde: colpo ai Di Lauro e ai Mazzarella. Borrelli: “Bisogna fare di più. Leggi speciali per recidere i legami tra clan e malapolitica e fermare i business dei clan.”

Lo Stato ha inflitto un bel colpo al sistema camorra.

Uno al clan Mazzarella, il quale, assieme all’Alleanza di Secondigliano, rappresenta una delle due grandi organizzazioni camorriste egemoni sul territorio napoletano, tra città e periferia.

I carabinieri della sezione operativa di Torre del Greco hanno effettuato un blitz anti-droga a San Giovanni a Teduccio. A finire in manette il 30enne Vincenzo Santaniello, il 59enne Ferdinando Castaldi e il figlio di quest’ultimo, Giorgio, che di anni ne ha 33. Santaniello è di Napoli mentre padre e figlio sono di Portici, sono tutti già noti alle forze dell’ordine e ritenuti contigui, appunto, al clan

Prima della perquisizione i due 30enni hanno tentato di impedire l’accesso ai carabinieri per tentare poi la fuga. A nulla è valso il tentativo di chiudere il portone blindato: i militari sono entrati e hanno bloccato i due. La perquisizione ha permesso di rinvenire e sequestrare 45 grammi di cocaina, 4 grammi di marijuana e la somma di 11.500 euro.

L’altro invece ha interessato i Di Lauro.

I carabinieri del nucleo investigativo di Napoli hanno arrestato, sotto ordine del Gip del Tribunale di Napoli, 5 indagati, affiliati al clan fondato da Ciurlo ‘ milionario

Le indagini hanno consentito di identificare i mandanti e gli esecutori materiali dell’omicidio di Eugenio Nardi, affiliato al clan Sacco Bocchetti, ucciso il 4 gennaio 2008. L’omicidio fu commesso nell’ambito della faida tra il clan Di Lauro e gli scissionisti, con i quali Eugenio Nardi era alleato.

“Questo è il minimo che ci aspettiamo dallo Stato”- commenta il deputato dell’alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli che da mesi vive sotto scorta per la sua lotta alla camorra  e le denunce alle occupazioni abusive gestite dai clan a Pizzofalcone- “Bisogna smantellare, innanzitutto, i clan più grandi e forti, con indagini, arresti e condanne durissime, senza sconti e concessioni. Inoltre occorre fermare le guerre di camorra che affliggono l’intero territorio ed interrompere le continue successioni criminali date all’enorme frammentazione dei clan soprattutto su Napoli città. Per farlo servono leggi speciali, che chiediamo dalla nascita dell’attuale Governo, e fermare i vari business che ingrassano boss e camorristi: droga, contrabbando, mercato del falso, parcheggi abusivi, controllo degli appalti e del cemento. Tutto questo però non avrebbe senso se prima non si decide di recidere, in modo netto e deciso, i legami tra mala amministrazione e politica corrotta con le organizzazioni criminali.”.

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