“Fermare la propaganda camorristica sui social è indispensabile affinché il mondo digitale non infetti ancora di più quello reale.”
È stato il protagonista, in negativo, del capodanno appena trascorso, con il famoso video postato sui social in cui si mostrava mentre sparava con una pistola mentre una scritta in sovraimpressione recitava un messaggio contro i pentiti: “Auguri felici…a chi non tradisce gli amici buon anno. “.
È stato soprattutto il deputato dell’Alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli a denunciare la vicenda dopo la segnalazione di numerosi utenti.
Per quel filmato i carabinieri della stazione di Castellammare di Stabia (Napoli) hanno denunciato per procurato allarme un 22enne incensurato del posto. Il video, divenuto virale sul web, è stato visto dai carabinieri che hanno acquisito il video social del giovane stabiese e perquisito la sua abitazione. È stata rinvenuta e sequestrata una pistola a salve, che molto probabilmente è la stessa del video in questione.
“E’ l’ennesimo episodio inquietante in cui viene esaltata la criminalità ma il protagonista di quel gesto indegno è stato subito individuato grazie a anche alle nostre segnalazioni, per cui è il caso di ribadire che denunciare serve.”- dichiara il deputato Borrelli- “Ora però ci aspettiamo che vengano approfondite le indagini per capire se il soggetto in questione sia, come ci era stato riferito, legato o imparentato con un killer di camorra di Castellammare di Stabia, Michele Abbruzzese, scarcerato nel 2019 per motivi di salute dopo una condanna a 40 anni di reclusione. La propaganda camorristica sui social è un fenomeno molto pericoloso su cui occorre accendere un faro gigantesco. I clan e i loro affiliati si sono adattati alla modernità ed utilizzano i social network come strumento per diffondere le loro idee, mostrare i loro ‘trionfi’, e reclutare nuove leve. Bisogna impedire a tutti i costi che la camorra, dopo aver infettato il mondo reale, faccia marcire anche quello digitale anche perché le due realtà sono strettamente correlate.”.