In tre su due scooter aggrediscono una coppia a Mergellina e poi fuggono dalla Polizia danneggiando la volante. Fermato e denunciato un 17enne di Caivano.

Borrelli: “La sub-cultura criminale sta facendo sempre più danni tra i giovanissimi. Bisogna ripristinare il concetto di legalità anche colpendo duramente chi commette violenze ad attacca le Autorità.”

La notte tra il 9 ed il 10 gennaio gli agenti del commissariato Posillipo sono intervenuti in via Mergellina per la segnalazione di un’aggressione in strada a due persone. I poliziotti, giunti sul posto, sono stati avvicinati dalle vittime le quali hanno raccontato che, mentre percorrevano via Mergellina a bordo della loro auto, erano state affiancate, minacciate e aggredite fisicamente da tre giovani in sella a due scooter i quali avevano anche danneggiato la loro autovettura per poi darsi alla fuga.

Gli agenti, grazie alle descrizioni fornite dalle vittime, hanno rintracciato in via Caracciolo gli aggressori che, alla loro vista, hanno cercato di darsi alla fuga. Ne è nato un lungo inseguimento durante il quale i due veicoli hanno effettuato manovre pericolose per la circolazione stradale ma, giunti in viale Gramsci, si sono divisi e uno dei due è riuscito a far perdere le proprie tracce mentre l’altro ha imboccato contromano la galleria Laziale urtando contro la volante del commissariato Posillipo danneggiandone la fiancata fino a quando, non senza difficoltà, è stato bloccato.

Un 17enne di Caivano è stato denunciato per resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento di beni della Pubblica Amministrazione nonché sanzionato per guida senza patente, velocità non commisurata, guida in contromano e mancanza di copertura assicurativa. Infine, il giovane è stato affidato ai genitori e il motociclo sottoposto a fermo amministrativo.

“È allarmante il fatto che sempre più giovani siano attratti unicamente dalla violenza e che abbiamo come modello di vita lo stile criminale. Non è un problema generazionale ma è più esteso e generale e riguarda la vita quotidiana nella nostra società ed in particolare quella del nostro territorio dove decenni e decenni di crescita esponenziale del fenomeno camorristico hanno intaccato la mentalità delle persone dando vita ad una subcultura criminale che genera comportamenti ed azioni violente, di sopraffazioni e di non-rispetto per le Autorità. Quando però tale mentalità penetra nei giovanissimi, nei minori, c’è ancora maggiore preoccupazione in quanto questi ragazzi crescendo con certe convinzioni non potranno che intraprendere nella loro vita strade pericolose, per essi stessi e per la comunità. E qui che devono intervenire le istituzioni, occorre ripristinare il senso di legalità ed il concetto dei sani valori colpendo duramente chi commette violenze ed azioni illecite ed aggressive nei confronti delle forze dell’ordine e con un intensivo programma di rieducazione sociale, anche per quelle famiglie dove crescono ragazzini con il mito dei criminali.”- si è così espresso il Consigliere Regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli

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