Il ricordo dell’agente Lino Apicella a 3 anni dalla morte. Borrelli: “L’ennesimo ennesimo eroe dimenticato. In nome della vera giustizia e della legalità, il suo nome dovrà essere ricordato per sempre.”

Era il 27 aprile del 2020 quando l’agente scelto della Polizia di Stato Pasquale Apicella, detto Lino, perse la vita nel tentativo di fermare dei rapinatori in fuga. Aveva 37 anni ed era alla guida della volante intervenuta in via Abate Minichini, a Napoli, che fu travolta da una banda di criminali in fuga, violentissimo fu l’impatto che non diede scampo alcuno all’agente Apicella.

“Sono trascorsi 3 anni da quella tragica notte. Da allora poco o nulla è cambiato: per lui, padre di famiglia, persona perbene e ligia al dovere, non ci sono stati appelli pubblici, murales o altarini, nessun comitato pubblico si è smosso per lui, come invece accade per troppi delinquenti per i quali, magari, si chiede giustizia dopo che vengono ammazzati in raid e durante uno scontro a fuoco.

Solo una piccola targa installata a Capodichino testimonia il gesto eroico di un poliziotto, di un uomo, che ha sacrificato la propria vita in nome della giustizia e della legalità. Due valori che oggi sembrano essere soltanto due ricordi sbiaditi mentre diventano, via via, più nitide le immagini dei delinquenti e dei camorristi osannati e celebrati.

Invece è proprio in nome di quei valori ‘demodé’ che noi ci battiamo affinché il nome ed il ricordo di Apicella, di tutti gli eroi, di tutte le vittime della criminalità, possano durare in eterno prendendosi quello spazio che gli compete, ora occupato ‘abusivamente’ da chi uccide, delinque ed offende, appunto, i veri valori di giustizia e legalità.”- queste le parole  del deputato dell’alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli.

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