Borrelli: “Bisogna disincentivare certi contenuti e far intervenire i servizi sociali.”
Di genitori irresponsabili che mettono in pericolo l’incolumità dei loro stessi figli il mondo ne è pieno. Quello virtuale dei social network non fa eccezione ma anzi qui la follia, la spericolatezza e l’idiozia diventano motivi di vanto. Cosi Tik Tok ed Instagram, soprattutto, si riempiono quotidianamente di scene di minori messi alla guida di auto, moto e imbarcazioni, di neonati trasportati su scooter e moto come pacchi.
Il deputato dell’alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli denuncia da tempo il fenomeno e riceve continuamente segnalazioni dagli utenti.
Le ultime riguardano una giovane donna ed un neonato a bordo di un motorino.
“Le segnalo questa ragazza che esibisce nelle storie di Instagram questo video in cui regge un neonato sprovvisto di casco e di qualsiasi misura di sicurezza, con una sola mano, e nell’altra regge il telefono per riprendersi. Un video dal discutibilissimo senso del buon gusto, e che mostra immagini dall’elevato coefficiente di illegalità, per giunta accompagnato da incoscienti sorrisi privi di qualsiasi principio di moralità.”- ha spiegato uno dei segnalanti.
video: https://www.facebook.com/francescoemilio.borrelli/videos/665495635454582
In un’altra segnalazione viene denunciato un uomo che guida l’auto, con una sola mano, mentre si fa fotografare con i suoi due figli, di cui uno molto piccolo, avvinghiati a lui al posto di guida. Sono le braccia dell’uomo a fare da “cintura di sicurezza” invece di essere impegnate nella manovra del veicolo.

In un ultimo video(pubblicato da Welcome to favelas) segnalato, si vede un bambino trasportato su uno scooter, che viaggia sulla circumvallazione esterna, messo tra i due genitori senza alcuna misura di sicurezza e senza casco.
https://www.facebook.com/francescoemilio.borrelli/videos/192527686836399
“Come abbiamo già detto, in questi casi dovrebbero intervenire in automatico i servizi sociali perché è chiaro che questi non sono genitori in grado di educare e di badare alla sicurezza dei loro figli. “- dichiara Borrelli- “E’ altrettanto evidente che la moda dei social network fomenta queste follie ed è per questo crediamo che sia opportuno che certi contenuti vengano rimossi affinché gli autori non si sentano incentivati a realizzarne altri e perché non si dia vita al fenomeno dell’emulazione. “.
“Oggigiorno sono soprattutto i giovani ad essere attaccati per le loro imprese folli, talvolta rilevatesi tragiche, postate sui social. Ma se non vengono educati prima gli adulti, i loro genitori, che dovrebbero rappresentare per i ragazzi un esempio, come si può pensare di dare loro un freno?”- ha concluso Borrelli.