Borrelli: “Da troppi anni questa storia grida giustizia. Che il nome di questa ragazza non venga mai dimenticato, che sia uno stimolo in più a cancellare il cancro della camorra.”
Fu torturata e uccisa a soli ventuno anni, dopo le sevizie il corpo venne dato alle fiamme all’interno della sua auto.
Era il 21 novembre 2004, in pieno faida tra i Di Lauro e gli Scissionisti, quando Gelsomina Verde fu ammazzata barbaramente perché legata sentimentalmente a Gennaro Notturno alias “o Saracino”, esponente di spicco degli Amato-Pagano, coloro che si ribellarono all’egemonia di Ciruzzo ‘o milionario.
Oggi, dopo ben 19 anni da quel drammatico evento, la Polizia di Stato, su delega della locale D.D.A., ha eseguito un’ordinanza di applicazione della misura cautelare della custodia in carcere emessa dall’ufficio del Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Napoli a carico di Luigi De Lucia e Pasquale Rinaldi, alias “ò Vichingo, accusati dell’omicidio di Gelsomina Verde, con l’aggravante della premeditazione e del metodo mafioso in quanto commesso allo scopo di avvantaggiare il clan Di Lauro.
Per l’omicidio sono stati già condannati Pietro Esposito, che aveva condotto la giovane all’appuntamento con i suoi assassini, e Ugo De Lucia, ideatore e partecipe alla esecuzione materiale dell’agguato in qualità di responsabile di uno dei gruppi di fuoco attivi durante la faida per conto dei Di Lauro.
Le indagini della Squadra Mobile di Napoli, riavviate nel 2020, grazie alle dichiarazioni rese da alcuni collaboratori di giustizia, hanno permesso di acquisire elementi utili a carico dei due indiziati ritenuti responsabili del sequestro e dell’uccisione della giovane.
“Un omicidio efferato e di una crudeltà disumana che grida giustizia da quasi 20 anni. Ci auguriamo che questa sia la volta buona e che questa storia vada a concludersi con la condanna di tutti i responsabili. Il nome di Gelsomina, così come quello di tutte le vittime innocenti di mafia e camorra, dovranno essere indelebili e mai cancellati dalle menti e dalla storia del nostro Paese affinché tutti abbiamo sempre più convinzione e determinazione nel voler cancellare i fenomeni criminali e che, quindi, il sacrificio di quelle persone non sia stato vano.” – queste le parole del deputato dell’alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli.