Borrelli e Simioli: “Già c’è stato un primo incidente con intervento del 118. Non possiamo aspettare che uno di loro si rompa il collo o le gambe. Continueremo a denunciare per salvarli.”
Estate a Napoli vuol dire, molto spesso, Marechiaro è sinonimo di tuffi dal Palazzo degli Spiriti.
Sono soprattutto i giovanissimi, i ragazzi bisognosi di dimostrare, più agli altri che a sé stessi, il proprio coraggio, il proprio valore, l’essere ormai grandi, che sfidano altezza e paure per lanciarsi in acqua con evoluzioni acrobatiche dall’antica struttura romana.
La scorsa domenica si è svolto un vero e proprio spettacolo di tuffi, una gara incosciente ed acrobatica tra adolescenti, mentre un pubblico di adulti assisteva incuriosito, ed anche divertito, alla scena riprendendola con gli smartphone.
Alcuni dei video, insieme ad un altro registrato al Borgo Marinari(anche lì si registra un alto numero di tuffi spericolati nel periodo estivo), sono stati inviati al deputato dell’alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli che da tempo denuncia il fenomeno dei tuffi selvaggi assieme al conduttore radiofonico de La Radiazza Gianni Simioli. Alcuni giorni sono dovuti intervenire gli operatori del 118 perché un ragazzino nel fare un tuffo si è fatto male e ha rischiato di perdere l’uso delle gambe.
video: https://www.facebook.com/francescoemilio.borrelli/videos/313244584460190
https://www.facebook.com/francescoemilio.borrelli/videos/804031567858775
https://www.facebook.com/francescoemilio.borrelli/videos/816407436746400
“Se c’è chi tollera, sostiene, appoggia questi tuffi, magari divertendosi nel guardarli, noi non assisteremo indifferenti al fenomeno, non resteremo a guardare aspettando magari che qualche ragazzino si faccia male, come è già successo, che possa accadere un dramma. “- commentano Borrelli e Simioli- “Noi denunciamo non per colpevolizzare e criminalizzare questi adolescenti ma lo facciamo, invece, proprio per tutelarli e fargli comprendere la pericolosità delle loro azioni dato che molto spesso agiscono senza cognizione di causa, magari manipolati da adulti, senza rendersi conto di ciò realmente fanno. Per il loro bene, continueremo a denunciare e a chiedere, a gran voce, più controlli in tutte le zone dove si svolgono con regolarità questi tuffi pericolosissimi.”