Borrelli: “Lo avevamo denunciato in anticipo. Un’altra ragione per fermare la tradizione dei fuochi e non solo il 31 dicembre.”
I botti di capodanno hanno avuto un significativo impatto sull’ambiente e sulla qualità dell’aria facendo aumentare la concentrazione di polveri sottili
Il 1° gennaio 2022 la rete di monitoraggio della qualità dell’aria gestita dall’Arpa Campania ha rilevato numerosi superamenti del limite di legge giornaliero per le polveri sottili PM10, diffusi in gran parte del territorio regionale e in particolare nell’agglomerato urbano Napoli-Caserta. Gli andamenti delle concentrazioni orarie di PM10, con evidenti picchi nelle prime ore dell’anno, rappresentano che anche quest’anno è ravvisabile un significativo impatto dei cosiddetti “botti di Capodanno” sulle concentrazioni di polveri sottili, anche se la relazione tra l’utilizzo di articoli pirotecnici nella notte di San Silvestro e le concentrazioni di PM10 riscontrate dipende fortemente dalle condizioni meteo, variabili di anno in anno.
“Avevamo denunciato in anticipo che l’alta pressione prevista per la notte di capodanno avrebbe fatto sì che al suolo si sarebbero accumulate le polveri sottili derivanti dagli spari di botti e fuochi ma in tanti, in troppi, hanno sparato loro stesso. L’aspetto ambientale, relativamente ai botti e ai fuochi d’artificio, non va trascurato ed è una delle tante ragioni per cui questa barbara tradizione va fermata e non solo a capodanno. Servono misure specifiche per tutto l’anno per salvaguardare la salute dei cittadini.”- ha commentato il Consigliere Regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli.