A Napoli e provincia furti e rapine continuano ad aumentare in maniera esponenziale. Cittadini, commercianti ed imprenditori sono sempre più preoccupati e spaventati sia per
Borrelli: “La solita propaganda della cultura criminale. Sempre più necessario una legge contro l’apologia mafiosa e fermare il bombardamento di fiction e video pro crimine.”
I social network sono strumenti potentissimi per la diffusione dell’informazione ma nelle mani sbagliate possono diventare armi pericolosissime. Così come da un po’ di tempo
Borrelli: “Si spara ancora nonostante la morte di un innocente, Gio Giò. È tempo di resoconti, di interventi, di cambiare destino a questa città.” C’è
Borrelli: “Tik tok megafono della criminalità. Lo Stato faccia vedere chi è a dettare legge. Si usi la schermatura.” Un augurio di “presta libertà”, il
Borrelli: “Banditi sempre più feroci e pericolosi e gente sempre più spaventata e rassegnata.” Otto minuti di terrore e di violenza. Otto minuti sono davvero
Borrelli: “Non dategli soldi ma denunciateli. Durante gli eventi servono controlli e maniere dure per fermare questi sciacalli.” Sono andati al concerto di Gigi Finizio
Borrelli: “Sfida allo Stato che ora deve rispondere. Serve schermatura delle carceri.” I detenuti non sono più soli nelle loro celle. Questo è chiaro. Ormai
Borrelli: “Con Luciana Esposito abbiamo denunciato tutto alla Curia e al Prefetto. Lo Stato cancelli la presenza fisica e culturale dei clan.” Una domenica tra
Borrelli: “Oggi uscire di casa è come giocare alla roulette russa. La sicurezza, soprattutto alla Ferrovia, è un miraggio. “ Ancora sangue e violenza a
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