Arresti per investimento donna e minacce a ristoratore. C’è anche il figlio di un camorrista.

Borrelli (Europa Verde): “ancora una volta il rampollo di un clan protagonista di atti violenti e criminali. Aspettiamo gli interventi del Ministro Lamorgese. Non bisogna lasciare sola neanche la pizzeria Terra Mia i cui titolari sono stati aggrediti con un raid guidato da un pericoloso pregiudicato”.

Lunedì, personale della Squadra Mobile ha dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal GIP del Tribunale di Napoli su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, con la quale è stata disposta la misura della custodia in carcere a carico di:
-Patrizio Bosti di anni 19, figlio di BOSTI Ettore, soggetto già condannato con sentenza definitiva perché ritenuto intraneo al clan Contini, consorteria criminale confederata nella Alleanza di Secondigliano, unitamente ai clan Mallardo e Licciardi,
-Giorgio Marasco di anni 19,
poiché gravemente indiziati dei reati di violenza privata e favoreggiamento personale, aggravati dalle modalità mafiose previste dall’art. 416 bis. 1 c.p.
e la misura degli arresti domiciliari a carico di Gennaro Vitone di anni 21, gravemente indiziato del reato di lesioni personali stradali con l’aggravante della fuga.
“Ancora una volta i protagonisti di atti violenti e criminali sono rampolli di faglie di camorristi che non dovrebbero poter crescere i propri figli quasi sempre “addestrati” a diventare pericolosi delinquenti. Adesso ci auguriamo non solo dure condanne per questi soggetti ma anche interventi decisi del Ministro competente per aumentare la presenza delle forze dell’ordine sul territorio napoletano e l’istallazione di nuove videocamere di sorveglianza. Per ora ci sono stati tanti annunci ma di fatti concreti ancora pochi e la situazione peggiora di giorno in giorno. Vogliamo ricordare a tutti che questi criminali hanno quasi ucciso una donna perchè gli è stato permesso per giorni di girare a folle velocità con una moto tra Via Duomo e Forcella con una moto in controsenso, senza casco, senza assicurazione e senza targa. A poca distanza da Cala la Pasta c’è la pizzeria Terra Mia che è attualmente chiusa perchè il titolare non ce la faceva più a sopportare i raid dei criminali che addirittura hanno assaltato il locale picchiando la moglie incinta all’ottavo mese” dichiara il consigliere regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli membro della commissione anticamorra.

video: https://www.facebook.com/francescoemilio.borrelli/videos/1510229706060379
https://www.facebook.com/francescoemilio.borrelli/videos/694167954991047

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