Borrelli: “La cultura criminale ha messo radici da decenni. Bisogna agire in fretta per reciderle.”
Dopo le celebrazioni di Cosimo Di Lauro sono iniziate anche quelle per il padre Paolo, “Ciruzzo ‘o milionario”, il fondatore del clan nato nel Terzo Mondo Di Scampia.
“La cosa che mi fa più ribrezzo, sono i commenti di questo video, veramente c’è gente che riesce ad idolatrare personaggi che hanno portato Napoli alla ribalta della cronaca nera.”- racconta uno degli utenti che hanno segnalato al Consigliere Regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli uno dei video che rendono omaggio a Paolo Di Lauro.
Nel filmato, intitolato “Boss che hanno fatto la storia di Napoli”, vengono raccontati alcuni aneddoti di Di Lauro mentre fioccano i commenti di approvazione. “Quando c’era lui si stava meglio. Anche Cutolo era un grande.”- è uno di essi.
“Ennesima dimostrazione della piega che sta prendendo la nostra società: boss visti come santi, camorristi innalzati ad eroi e delinquenti proposti come esempi da seguire. In realtà non è un fenomeno nuovo e nato all’improvviso ma qualcosa che è andato costruendosi nel tempo e il mancato intervento dello Stato ha reso tutto più semplice. Ad esempio era il 2005 quando fu arrestato Cosimo Di Lauro e le foto che lo ritraevano mentre veniva portato via dagli agenti fecero il giro dei cellulari di tante ragazzine che le utilizzarono come sfondo.
Queste radici della cultura criminale allora vanno recise. Se non lo si fa ora, non lo si farà mai più. Per questo continuiamo a ripetere senza stancarci: serve la legge contro l’apologia di mafia e camorra come abbiamo proposto.”- sono state le parole di Borrelli.