Ai Quartieri Spagnoli le baby-gang si preparano al cippo bruciando i rifiuti nel ‘campetto’ già degradato di Vico Tofa. La denuncia dei residenti: “da giorni qui respiriamo fumi tossici a causa dei roghi”.

Borrelli: “Intervenire subito. Da tempo chiediamo di bonificare e mettere in sicurezza l’area.”

Ci si sta avvicinando inesorabilmente al fatidico 13 gennaio, giorno di Sant’ Antonio Abate, data in cui molti ragazzini di Napoli e provincia daranno vita al cippo e ai fuocarazzi.

Ai Quartieri Spagnoli i gruppi delle baby-gang scelgono da anni come campo base per la raccolta di legname e per i il cippo vero e proprio un’area privata a vicoletto Tofa diventata con il tempo un ricettacolo di rifiuti di ogni genere e di vegetazione incolta.  La suddetta area è venuta a crearsi in seguito al crollo di un palazzo nel 1994, danneggiato dal terremoto dell’1980.

Come già detto, quel luogo è diventato da tempo una discarica ma, come segnala una residente al deputato dell’alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli, ora le cose sono nettamente peggiorate.  I “ragazzini del cippo” per fare spazio alla legna stanno bruciando i rifiuti preesistenti creando fumi tossici e rischiando di farsi male.

video: https://www.facebook.com/francescoemilio.borrelli/videos/1311039489438354

“Abbiamo allertato le forze dell’ordine chiedendo dei controlli e rapidi interventi. Il materiale va sequestrato.  Questo fenomeno del cippo va fatto estinguere, non è retaggio culturale ma soltanto una scuola per giovani criminali. I tanti fatti di cronaca che abbiamo denunciato lo dimostrano” – dichiara Borrelli- “Tempo fa dei volontari, tra cui degli esponenti di Europa Verde, ripulirono totalmente quell’area. Volevano realizzarci un campetto da donare ai ragazzini del posto per creare un luogo di svago e aggregazione. Ma molti dei residenti non apprezzarono la proposta. I proprietari dell’area, dopo l’operazione di pulizia, innalzarono un muro bloccando l’accesso e non fu possibile completare il progetto. Da tempo chiediamo al Comune di obbligare i proprietari del codominio a procedere in breve tempo alla bonifica dell’area. Non si può tollerare una situazione del genere, occorre intervenire senza perdere più tempo”.

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