Borrelli: “Questi sono i giovani da cui la criminalità preleverà nuova manovalanza. Fermare le baby-gang vuol dire indebolire i clan.”
Le baby- gang si stanno prendendo Napoli. I ragazzini della strada, cresciuti con il mito di Gomorra e Mare fuori e dei boss leggendari, diventano sempre più arroganti, prepotenti e sfacciati tanto da sbattere le loro “imprese” in faccia anche alle forze dell’ordine.
Come si vede in un filmato che un cittadino ha inviato al deputato dell’alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli, una banda di giovanissimi ha cominciato a saltare in piena notte, per “gioco, da un tetto all’altro delle auto in sosta in strada. Tutto questo a pochi passi dalla Questura di Napoli. Quasi a voler sfidare le Istituzioni.
Video: https://www.facebook.com/francescoemilio.borrelli/videos/1169716613745565
“Le baby-gang sono un fenomeno che è esploso in tutte le metropoli europee e non soltanto. Qui però assumono una connotazione differente perché ogni forma di criminalità, in questo territorio, viene assorbita dalla camorra. “- dichiara Borrelli- “Un tempo i camorristi tenevano a bada la micro-criminalità, sia per avere la benevolenza del quartiere sia per non attirare l’attenzione delle forze dell’ordine. Oggi, a causa dell’enorme frammentazione dei clan, ci sono tanti cani che si gettano sul medesimo osso e quindi anche la micro-criminalità può diventare fonte di reddito ed inoltre i giovanissimi rappresentano un serbatoio da cui attingere forze fresche con continuità senza contare che le baby-gang, con il loro modo impulsivo di agire, seminano il terrore tra la gente e la paura è qualcosa di cui la camorra si nutre. Arrestare, quindi, il fenomeno della baby-criminalità vorrebbe dire evitare che i clan influenzino la vita dei più giovani, vuol dire, al tempo stesso, indebolire la camorra e salvare tante giovani vite. Come si fa? Combattendo l’evasione scolastica, creando opportunità nei quartieri, cosiddetti, difficili e rivedendo il sistema giudiziario anche per i minori.”